ENTI LOCALI, IL DECRETO E’ LEGGE.

Via libera della Camera alla fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione del D.L. n. 78/2015 in materia di enti locali. Il provvedimento, in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, contiene diverse novità rispetto alla prima versione. Tra queste si segnala l’introduzione di una norma che punta a risolvere la questione dei dirigenti decaduti delle Agenzie fiscali. Diviene poi ufficiale la proroga al 30 ottobre 2015 del termine entro cui i contribuenti potranno versare l’acconto IMU sui terreni agricoli.
Con 364 voti favorevoli e 185 contrari, la Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo al disegno di legge (C. 3262) di conversione del D.L. n. 78/2015 in materia di enti territoriali, già approvato dal Senato. In serata il provvedimento ha incassato il voto definitivo ed è ora in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Diverse le novità introdotte in seguito all’approvazione del maxiemendamento votato dal Senato.

Agenzie fiscali: soluzione in arrivo sulla questione dei dirigenti decaduti.
Tra le principali novità introdotte all’esito dell’esame parlamentare, il provvedimento ha recepito l’emendamento presentato dal Governo con l’inserimento nel decreto del nuovo art. 4-bis recante “Disposizioni per la funzionalità operativa delle Agenzie fiscali”. La norma è finalizzata a risolvere l’impasse nelle agenzie fiscali verificatasi dopo la sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità degli incarichi dirigenziali conferiti senza concorso.
La soluzione individuata nell’emendamento persegue, da un lato, la finalità di tamponare nell’immediato l’emergenza determinata dalla carenza di dirigenti e, dall’altro, di regolamentare le modalità di accesso alle funzioni dirigenziali.
Relativamente al primo aspetto, al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa, l’emendamento prevede che i dirigenti delle Agenzie fiscali possano delegare le funzioni relative agli uffici di cui hanno assunto la direzione interinale e i connessi poteri di adozione di atti “previa procedura selettiva con criteri oggettivi e trasparenti” funzionari della terza area con un’esperienza professionale di almeno 5 anni nella stessa area. I delegati saranno individuati con una procedura selettiva ad hoc tenendo conto della specificità della preparazione, nonché dell’esperienza professionale e delle capacità richieste per i compiti da assolvere. Tale soluzione sarà praticabile fino alla conclusione delle procedure concorsuali disciplinate dal decreto stesso e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2016. Restano in ogni caso escluse dalla possibilità di delega la sottoscrizione di atti e le attribuzioni riservate ai dirigenti per legge.
Il trattamento economico riservato ai delegati di funzione prevede, in aggiunta al salario ordinario, l’attribuzione di una indennità di funzione pari a 26.000 euro a cui si aggiunge quella di risultato variabile da un minimo di 2.500 euro fino a 5.000 euro.
Sul piano dei concorsi, l’emendamento prevede che le Agenzie fiscali possano annullare le procedure in corso non ancora ultimate, prevedendo nuovi bandi per un corrispondente numero di posti (578 posizioni per l’Agenzia delle Entrate e 117 per l’Agenzia delle Dogane).
Le nuove procedure concorsuali, che verranno indette con un decreto del Ministero dell’Economia, potranno prevedere una riserva interna di posti riservati all’Agenzia delle Entrate pari al 30% e, novità assoluta, avverranno esclusivamente per esami, lasciando da parte la valutazione dei titoli e delle esperienze pregresse che in passato ha comportato un ampio numero di ricorsi.

IMU agricola: proroga al 30 ottobre per gli acconti.
Un’altra novità significativa, introdotta durante il passaggio in Senato, attiene la disciplina dell’IMU sui terreni agricoli. Nello specifico l’emendamento dispone la proroga al 30 ottobre 2015 del termine entro cui i contribuenti potranno versare l’acconto IMU sui terreni agricoli senza applicazione di sanzioni e interessi.
La “riapertura” dei termini riguarda tutti i proprietari di terreni, compresi quelli in zone pianeggianti o parzialmente montane. In particolare, la proroga si applica:
a) per tutti terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani, di cui all’elenco dei comuni italiani predisposto dall’ISTAT (indipendentemente dalla qualifica soggettiva del possessore);
b) ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, purché posseduti e condotti dai CD e dagli IAP, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei comuni classificati parzialmente montani di cui allo stesso elenco ISTAT.

Accertamento TARES affidato al gestore rifiuti.
Proseguendo con le novità fiscali, il decreto estende anche alla TARES la facoltà, riconosciuta ai Comuni, di affidare l’attività di accertamento al soggetto gestore dei rifiuti. Prima di questa novità, introdotta con l’art. 7, comma 4, del D.L. 78/2015, gli accertamenti TARES 2013 potevano essere effettuati direttamente dal Comune o affidati ad un concessionario iscritto all’apposito Albo.
In particolare, la nuova formulazione normativa modifica l’art. 1, comma 691, legge n. 147/2013 prevedendo che:
“I comuni possono, in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, affidare, fino alla scadenza del relativo contratto, la gestione dell’accertamento e della riscossione della TARI e della TARES, anche nel caso di adozione della tariffa di cui ai commi 667 e 668, ai soggetti ai quali, alla data del 31 dicembre 2013, risulta affidato il servizio di gestione dei rifiuti o di accertamento e riscossione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi”.
La nuova disposizione non ha efficacia retroattiva.

ZFU anche in Emilia Romagna.
In un’ottica di salvaguardia degli operatori economici colpiti dagli eventi meteorologici del 17 gennaio 2014 e sismici del 20 e 29 maggio 2012. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese localizzate all’interno della zona franca, a condizione che rispettino la definizione di micro imprese, abbiano un reddito lordo nel 2014 inferiore a 80.000 euro e un numero di addetti inferiore o uguale a 5 e svolgano la propria attività all’interno della zona franca.
Le imprese in questione potranno beneficiare, nel rispetto dei limiti comunitari, nonché della dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per il 2015 e il 2016 delle seguenti agevolazioni:
– esenzione dalle imposte sui redditi del reddito derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella ZFU fino a concorrenza, per ciascun periodo di imposta, dell’importo di 100.000 euro;
– esenzione dall’IRAP del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella ZFU nel limite di 300.000 euro per ciascun periodo di imposta, riferito al valore della produzione netta;
– esenzione da IMU e TASI per gli immobili siti nella zona franca.

Fondo IMU-TASI irrilevante ai fini del Patto di stabilità.
Il decreto destina ulteriori 530 milioni al Fondo IMU-TASI, prevedendone espressamente l’irrilevanza per gli obiettivi del Patto di stabilità. Le risorse sono destinate a indennizzare i Comuni che hanno subito tagli in eccesso a causa del decreto sull’IMU agricola. È previsto inoltre l’utilizzo libero, nel 2015, dei proventi da rinegoziazione dei mutui o da riacquisto di titoli obbligazionari.
Bollo auto: in caso di leasing responsabilità esclusiva per il cliente
Si chiarisce che la responsabilità del mancato pagamento del bollo auto ricade esclusivamente sull’utilizzatore e non anche sulla società di leasing. Inoltre, si prevede l’obbligo di corrispondere il bollo alla Regione in cui risiede l’utilizzatore senza più alcun riferimento a quella in cui ha sede la società concedente.

Fonte: www.ipsoa.it

Con 364 voti favorevoli e 185 contrari, la Camera ha approvato la questione di fiducia posta dal governo al disegno di legge (C. 3262) di conversione del D.L. n. 78/2015 in materia di enti territoriali, già approvato dal Senato. In serata il provvedimento ha incassato il voto definitivo ed è ora in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Diverse le novità introdotte in seguito all’approvazione del maxiemendamento votato dal Senato.

Agenzie fiscali: soluzione in arrivo sulla questione dei dirigenti decaduti

Tra le principali novità introdotte all’esito dell’esame parlamentare, il provvedimento ha recepito l’emendamento presentato dal Governo con l’inserimento nel decreto del nuovo art. 4-bis recante “Disposizioni per la funzionalità operativa delle Agenzie fiscali”. La norma è finalizzata a risolvere l’impasse nelle agenzie fiscali verificatasi dopo la sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità degli incarichi dirigenziali conferiti senza concorso.
La soluzione individuata nell’emendamento persegue, da un lato, la finalità di tamponare nell’immediato l’emergenza determinata dalla carenza di dirigenti e, dall’altro, di regolamentare le modalità di accesso alle funzioni dirigenziali.
Relativamente al primo aspetto, al fine di garantire la continuità dell’azione amministrativa, l’emendamento prevede che i dirigenti delle Agenzie fiscali possano delegare le funzioni relative agli uffici di cui hanno assunto la direzione interinale e i connessi poteri di adozione di atti “previa procedura selettiva con criteri oggettivi e trasparenti” funzionari della terza area con un’esperienza professionale di almeno 5 anni nella stessa area. I delegati saranno individuati con una procedura selettiva ad hoc tenendo conto della specificità della preparazione, nonché dell’esperienza professionale e delle capacità richieste per i compiti da assolvere. Tale soluzione sarà praticabile fino alla conclusione delle procedure concorsuali disciplinate dal decreto stesso e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2016. Restano in ogni caso escluse dalla possibilità di delega la sottoscrizione di atti e le attribuzioni riservate ai dirigenti per legge.
Il trattamento economico riservato ai delegati di funzione prevede, in aggiunta al salario ordinario, l’attribuzione di una indennità di funzione pari a 26.000 euro a cui si aggiunge quella di risultato variabile da un minimo di 2.500 euro fino a 5.000 euro.
Sul piano dei concorsi, l’emendamento prevede che le Agenzie fiscali possano annullare le procedure in corso non ancora ultimate, prevedendo nuovi bandi per un corrispondente numero di posti (578 posizioni per l’Agenzia delle Entrate e 117 per l’Agenzia delle Dogane).
Le nuove procedure concorsuali, che verranno indette con un decreto del Ministero dell’Economia, potranno prevedere una riserva interna di posti riservati all’Agenzia delle Entrate pari al 30% e, novità assoluta, avverranno esclusivamente per esami, lasciando da parte la valutazione dei titoli e delle esperienze pregresse che in passato ha comportato un ampio numero di ricorsi.
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IMU agricola: proroga al 30 ottobre per gli acconti

Un’altra novità significativa, introdotta durante il passaggio in Senato, attiene la disciplina dell’IMU sui terreni agricoli. Nello specifico l’emendamento dispone la proroga al 30 ottobre 2015 del termine entro cui i contribuenti potranno versare l’acconto IMU sui terreni agricoli senza applicazione di sanzioni e interessi.
La “riapertura” dei termini riguarda tutti i proprietari di terreni, compresi quelli in zone pianeggianti o parzialmente montane. In particolare, la proroga si applica:
a) per tutti terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani, di cui all’elenco dei comuni italiani predisposto dall’ISTAT (indipendentemente dalla qualifica soggettiva del possessore);
b) ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, purché posseduti e condotti dai CD e dagli IAP, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei comuni classificati parzialmente montani di cui allo stesso elenco ISTAT.
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Accertamento TARES affidato al gestore rifiuti

Proseguendo con le novità fiscali, il decreto estende anche alla TARES la facoltà, riconosciuta ai Comuni, di affidare l’attività di accertamento al soggetto gestore dei rifiuti. Prima di questa novità, introdotta con l’art. 7, comma 4, del D.L. 78/2015, gli accertamenti TARES 2013 potevano essere effettuati direttamente dal Comune o affidati ad un concessionario iscritto all’apposito Albo.
In particolare, la nuova formulazione normativa modifica l’art. 1, comma 691, legge n. 147/2013 prevedendo che:
“I comuni possono, in deroga all’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, affidare, fino alla scadenza del relativo contratto, la gestione dell’accertamento e della riscossione della TARI e della TARES, anche nel caso di adozione della tariffa di cui ai commi 667 e 668, ai soggetti ai quali, alla data del 31 dicembre 2013, risulta affidato il servizio di gestione dei rifiuti o di accertamento e riscossione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi”.
La nuova disposizione non ha efficacia retroattiva.
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ZFU anche in Emilia Romagna

In un’ottica di salvaguardia degli operatori economici colpiti dagli eventi meteorologici del 17 gennaio 2014 e sismici del 20 e 29 maggio 2012. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese localizzate all’interno della zona franca, a condizione che rispettino la definizione di micro imprese, abbiano un reddito lordo nel 2014 inferiore a 80.000 euro e un numero di addetti inferiore o uguale a 5 e svolgano la propria attività all’interno della zona franca.
Le imprese in questione potranno beneficiare, nel rispetto dei limiti comunitari, nonché della dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per il 2015 e il 2016 delle seguenti agevolazioni:
esenzione dalle imposte sui redditi del reddito derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella ZFU fino a concorrenza, per ciascun periodo di imposta, dell’importo di 100.000 euro;
esenzione dall’IRAP del valore della produzione netta derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa nella ZFU nel limite di 300.000 euro per ciascun periodo di imposta, riferito al valore della produzione netta;
esenzione da IMU e TASI per gli immobili siti nella zona franca.
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Fondo IMU-TASI irrilevante ai fini del Patto di stabilità

Il decreto destina ulteriori 530 milioni al Fondo IMU-TASI, prevedendone espressamente l’irrilevanza per gli obiettivi del Patto di stabilità. Le risorse sono destinate a indennizzare i Comuni che hanno subito tagli in eccesso a causa del decreto sull’IMU agricola. È previsto inoltre l’utilizzo libero, nel 2015, dei proventi da rinegoziazione dei mutui o da riacquisto di titoli obbligazionari.

Bollo auto: in caso di leasing responsabilità esclusiva per il cliente

Si chiarisce che la responsabilità del mancato pagamento del bollo auto ricade esclusivamente sull’utilizzatore e non anche sulla società di leasing. Inoltre, si prevede l’obbligo di corrispondere il bollo alla Regione in cui risiede l’utilizzatore senza più alcun riferimento a quella in cui ha sede la società concedente.

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