Nuove lotte in arrivo per i corpi di polizia, soprattutto locali, che hanno sempre meno dimestichezza con l’italiano, figuriamoci con la normativa, a seguito dell’introduzione della circolare n°15513, del 10.07.2014, emanata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (di seguito M.I.T.).
Di certo, e non si parla di dote di chiaroveggenza, darà lavoro agli avvocati poiché, in molti saranno consultati. Quante persone, facenti parti delle forze dell’ordine, comprenderanno la circolare??? Sicuramente pochissime!
Analizziamola nel dettaglio:

la circolare 15513 emessa dal M.I.T. sancisce, al comma D), pagina 8, che le variazioni da effettuarsi obbligatoriamente, riguardano i casi di compravendita del veicolo. Non di certo, come in molti si preoccupano, della possibilità della mega sanzione assoggettata a chi guidi il veicolo della madre, non riportante lo stesso cognome pertanto, vi si rientrerebbe, secondo alcuni, in quelle che sono le variazioni. Questo perché, ai sensi e per gli effetti dell’art. 94, comma 4bis, del C.d.S., -che, comporterebbe la mega sanzione di € 705- dopo la data del 3 novembre 2014, vi è vincolo impositivo dell’aggiornamento dei dati sul “libretto”. Orbene, come potranno considerarsi i mancati rispetti di taluno aggiornamento del M.I.T. e del C.d.S. col mero riferimento del possesso prorogato ai 30gg solari? Come si accennava prima, è una circolare che fa acqua da tutte le parti. Di questo, il Dicastero né ha ampia conoscenza. Facciamo un esempio per “colmare il vuoto d’ipotesi”: dal giorno 3 Novembre c.a., Tizio presta la propria automobile a Caio, a seguito di urgenza, (poiché un’auto, già di suo, non si “cede” giornalmente), mettiamo per una visita medica, il giorno 4 Novembre, a seguito del posto di blocco, è segnalata l’incongruenza di dati tra titolare, e comodatario pro tempore. Stessa situazione si ripresenta il giorno 8 Dicembre, nuovo posto di blocco, ennesimo proporsi dell’incongruenza fra i “dati circolatori”. Ora, come fanno a stabilire che obbiettivamente, l’auto è stata prestata, in veritatis, solo 2 giorni e, non superando, invece, il margine dei 30 giorni solari consecutivi?
Come si è denotato, è solo un esempio, che farà da padrone presso gli Uffici del Giudice di Pace, ove, a seguito del D.Lgs. 155/2012 (soppressione dei tribunali e delle sedi distaccate) ha provocato l’aumento del carico lavorativo, innescando il prolungamento d’attesa nell’emissione delle sentenze ma, nel frattempo, si manterrà il pensiero verso la salata multa.
Sanzione allettante, per le Forze dell’Ordine che, ha seguito dei tagli, sono obbligate a una “colletta” per auto munirsi del carburante, non più fornitogli dal Governo.
Saranno queste, o molte altre le ragioni, o i disappunti; infine, coloro che pagano, sono sempre i cittadini. Cittadini che hanno in mano un potere non compreso (chiamato Referendum), e che non vogliono o non sanno usare. Al fine di carpire frasi “importanti”, colgo l’occasione per trascrivere una citazione fatta da PAPE DIAW “in Italia si parla soltanto ma, non si risolve, con riferimento a qualsiasi problema che la gente, anche se con scetticismo, contesta verbalmente ma, non è mai propensa ad annullare il problema in essere.

 

 

 

Per la circolare, si rinvia al link del dicastero: http://www.mit.gov.it/

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