Revocati assegni,esito ispezioni Inps

“La prima attività dell’Inps ha dato esiti significativi, per cui per 175mila prestazioni verificate si è avuta la non conferma dei requisiti sanitari”. E’ quanto si legge nella risposta che il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha fornito a un’interrogazione parlamentare dalla Lega. Nei primi 3 mesi del 2010 sono state “8.785 le revoche degli assegni di pensione e 8.159 le revoche dell’indennità di accompagnamento nel primo trimestre del 2010”.

Sacconi:trovati 8785 falsi invalidi.

Il ministro Sacconi ha anche aggiunto che “per l’11% dei casi si è avuta la non conferma dei requisiti sanitari originali, con percentuali variabili dal 5,81% della Toscana al 19,27% della Campania, passando per l’11,23% della Sicilia, l’11,51% della Puglia, il 12,22% della Sardegna e il 13,78% della Calabria.

Il numero di prestazioni rispetto alla popolazione residente è notevolmente superiore in regioni come la Sardegna, la Campania e l’Abruzzo, rispetto alle altre regioni. Il capogruppo della Lega, Marco Reguzzoni, ha spiegato che “si tratta di numeri significativi: infatti il valore dei sussidi e degli assegni di accompagnamento revocati nei soli primi tre mesi dell’anno porta risparmi alle casse dello Stato stimabili in oltre 250 milioni di euro l’anno”.

“Se si considera che il costo annuo di una pensione di indennità, oppure di una indennità di accompagnamento, è di circa 15.000 euro, moltiplicando quesat cifra per 16.944 (che viene sommando 8.785 pensioni con le 8.159 indennità già revocate) otteniamo 254 milioni di euro. Come da sempre afferma la Lega – ha proseguito Reguzzoni – la piaga delle false pensioni di invalidità ha dati allarmanti: ora lo confermano i dati ufficiali”.

“Sono contento che il Governo e l’Inps si stiano muovendo, per la prima volta nel nostro Paese, con metodo e serietà per porvi rimedio. La Lega si adopererà in tutte le sedi competenti affinché questo fenomeno che permette a molti di vivere sulle spalle di cittadini onesti sia stroncato, non intaccando minimamente il diritto di chi, invece, purtroppo, ha tutti i requisiti per usufruire della pensione di invalidità. E’ una lotta contro l’assistenzialismo che deve proseguire con forza”.

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