Dal primo di marzo 2011 i cittadini delle province di Catanzaro e di Cosenza dovranno pagare anche i farmaci prescrivibili per poi fare richiesta di rimborso all’Azienda sanitaria. Federfarma infatti, ha confermato dall’inizio del mese il passaggio all’assistenza indiretta in tutto il territorio delle due province. L’associazione dei titolari di farmacia ricorda che i mancati pagamenti agli associati, fermi a luglio 2010, rendono impossibile il rifornimento dei medicinali. A nulla è valsa la clamorosa chiusura delle farmacie dell’ 8 febbraio per le province calabresi.

Questa scelta forzata è stato un atto, questo è ciò che hanno riferito i rappresentanti di federfarma, per richiamare l’attenzione delle forze politiche, sindacali e dei media, sulla situazione ormai insostenibile causata dal ritardo dei rimborsi. In ambedue le province, infatti, come anche a Crotone, le farmacie non sono rimborsate da 6 mesi che a fine febbraio diventeranno 7. Piu’ regolari i rimborsi alle farmacie delle altre province della Regione Calabria.
“Questa iniziativa è solo l’atto piu’ recente di una protesta iniziata da mesi e alla iniziativa seguiranno altre proteste, tra le quali il ricorso all’assistenza indiretta” afferma Vincenzo Defilippo, presidente di Federfarma Catanzaro e dell’Unione Regionale Calabria.
“Le banche non intendono piu’ anticipare alle farmacie le somme necessarie a continuare ad acquistare i farmaci – spiega Alfonso Misasi presidente di Federfarma Cosenza e segretario di Federfarma nazionale. Se non arrivano rapidamente i rimborsi, necessari a continuare a svolgere il servizio e a fornire i medicinali – continua Misasi – dal 1° marzo saremo costretti a passare all’assistenza indiretta costringendo, nostro malgrado, i cittadini a pagare i farmaci.”

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